Recensioni.

“Profili Premio” di Anna Maria Scheible

Dal nonno pittore ed affreschista Vincenzo Giugliano ha ereditato l’estro artistico. Nato a Cercola, un paesino alle falde del Vesuvio (dove vive e opera) che ha contribuito a plasmare il suo spirito irrequieto, già a sette anni di età dipingeva ad olio, ad undici fuggiva di casa per andare a Milano, a Firenze, a Venezia…spinto dall’ardente sete di apprendere, di conoscere; a tredici per le gallerie, nel trasfondere sulle tele il suo animo nomade ed impulsivo e nello stesso tempo romantico, lirico e facile alla commozione, si è ben presto posto all’attenzione del pubblico e della critica.

Sorge spontaneo pensare a chiunque osserva le tele di Vincenzo Giugliano che questo pittore ama la natura; è questa la prima impressione che si sprigiona dalle sue rappresentazioni naturali, dove gli  alberi animati da una forza misteriosa, diventano qualcosa di vivo e di palpitante. Questo perchè nei suoi paesaggi e nelle sue rappresentazioni c’è sempre una sottile vena poetica, un senso romantico di fissare il bello, il vero, l’immanente che muove la vitalità. I colori corrono, in mirabile maniera, densi di vita evitando dissonanze e squilli eccezionali. Il disegno, immerso nel colore ( si nota una preferenza dell’azzurro, rosa, arancione, verde, bruno con tocchi di bianco) ed arricchito di sfumature, dona al tema centrale una gamma di fraseggi sussurrati e di significati collaterali.

Vincenzo Giugliano è tipico temperamento meridionale e come tale ha nell’animo la poesia, il colore e l’umanità della terra partenopea.

Tutto questo è evidente non solo nelle sue rappresentazioni naturali, ma ancor più nei volti dei suoi personaggi. Sono volti sofferti con la protesta nell’animo ed il dolore nel cuore, che in un certo senso contrastano con le rappresentazioni paesaggistiche.

Ma è un contrasto caratteristico dell’animo meridionale una viva protesta di tono goyesco.

 

©Vincenzo Giugliano pittore

 

Di Alfonso Grassi

Nella pittura, l’artista Vincenzo Giugliano, adotta una sorta di ermetismo compositivo per cui nelle tele e nei compensati, il colore si spande in tinte calde e brillanti, e si altera in zone di luce ed ombra che creano effetti cromatici sorprendenti.

È l’epoca realistica del maestro Giugliano; egli dipinge marine e paesaggi, fiori,nature morte e scene di vita quotidiana, con mano già maestra, un colore stemperato con perizia ed un impasto eccezionalmente amalgamato.

Il possesso della luce e del colore è un fatto sublime che sovrasta la linea che in natura è pura illusione, scompare anche nella pittura.

La personalità dell’Artista Giugliano è al di fuori di ogni scuola. Egli è quello che è: singolare; guadagnando l’ammirazione del pubblico e dei competenti.

È un artista che fa onore al suo paese. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.