Non è compito facile per il visitatore addentrarsi nei meandri di questa che potremmo definire una “prova generale di retrospettiva” che il maestro Giugliano ci concede.

Un continuo rimando di segni e colori, forme e passioni, paure ed emozioni, elaborate con la perizia dell’artigiano, l’estro dell’artista ed il sentire del poeta il cui denominatore comune è l’irrequietezza.

Un percorso lungo cinquant’anni in cui i tratti del segno si dissolvono per dare spazio alla forza pura del colore, per poi ricomporsi in nuovi tracciati, nuovi segni, a connotare il tempo, la storia che immancabilmente ci segna e…da noi è segnata!

Un ritratto del nostro tempo, composto da una moltitudine di ritratti, di volti, di segni e paesaggi, espressione di una poliedricità tipica della personalità di Giugliano, pittore e narratore dell’antistile, inteso qui come comparato stagno, per restituire all’arte quella sua insita e totale libertà, specchio della vita, pur rimanendo fedele all’odore della trementina ed alla manualità pittorica.

( di Raffaele Calafiore, storico ed editore)

©Vincenzo Giugliano Pittore